Firenze, 06 giugno 2005 Premiato Davide Faranda 

Il Premio Nobel Rita Levi Montalcini e Davide Faranda

SARANNO PENNE CELEBRI

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Referente prof.ssa Maria Pia Cappotto

Alunno Davide Faranda - Classe III sez. A ind. Classico

Il concorso è stato indetto dall’Associazione per la lettura dei periodici, dall’Osservatorio permanente Giovani-editori in collaborazione con i mensili di divulgazione scientifica “Macchina del Tempo“ e “ Newton”. Sponsor dell’ iniziativa la Fondazione Achille e Giulia Boroli ed ENEL. Hanno partecipato 1638 scuole superiori e 4000 classi quinte di tutta Italia. Tra più di 2000 componimenti inviati il Comitato Scientifico del concorso, presieduto dal Premio Nobel Levi Rita Montalcini, ha selezionato 24 componimenti.

Il Comitato scientifico era composto inoltre da:
• Antonio Ballarin Denti del dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università di Brescia,
• Cesare Scurati ordinario di Didattica Generale alla Cattolica di Milano,
• Paolo Iammatteo, responsabile Corporate Identità di Enel,
• Gian Galeazzo Piazzi Vergani, presidente de “Il Giornale”,
• Michela Cargioli coordinatrice dell’Osservatorio permanente giovani-editori,
• Giusepppe Corsentino de “ La macchina del Tempo”
• Giorgio Rivieccio per “Newton “

Alla cerimonia di premiazione erano presenti:
• il Premio Nobel RITA LEVI MONTALCINI,
• il Direttore de “La NAZIONE”
• il direttore di “NEWTON” e di “ MACCHINA DEL TEMPO”,
• Marcela Borioli per La FONDAZIONE “ACHILLE E GIULIA BORIOLI”
• il responsabile della comunicazione di ENEL

Davide Faranda, studente della terza "A" del Liceo Classico "Leonardo Sciascia" di S.Agata Militello, diretto dal prof. Andrea Pappalardo, è uno dei ventiquattro finalisti nazionali del concorso "Saranno penne celebri" indetto dall'Osservatorio permanente Giovani editori, di cui la Gazzetta del Sud è uno dei soci partner. Il giovanissimo studente che ha partecipato al concorso con un pregevole elaborato (qui di seguito pubblicato) sul tema l'energia, accompagnato dalla docente di lingua e letteratura italiana, professoressa Maria Pia Cappotto, è stato premiato a Firenze dal premio Nobel Rita Levi Montalcini, nel corso di una cerimonia alla quale erano presenti i finalisti nazionali.

L'Osservatorio permanente giovani editori è un'organizzazione che investe nell'educazione alla letteratura per favorire la nascita di "un'abitudine a leggere" tra le giovani generazioni e per raggiungere questi obiettivi, da alcuni anni, esattamente dal settembre del 2000 con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è rivolta al mondo della scuola con il progetto "Il Quotidiano in classe" finanziato dagli editori che fanno parte del consorzio e da alcune Fondazioni bancarie.

Alcune testate nazionali e regionali e due riviste scientifiche nel corso dell'anno sono state distribuite nelle classi degli istituti superiori diventando strumenti per una moderna formazione di educazione civica basata sulla realtà quotidiana estrapolata dalle pagine dei quotidiani.

Al concorso "Saranno penne celebri" sono stati presentati oltre duemila elaborati riguardanti per il sessanta per cento l'area scientifica e per il quaranta per cento quella storico-politica.

dalla Gazzetta del Sud del 10 giugno 2004

 

Saggio breve

 

ENERGIA OSCURA: ECCO COME RINCARARE

LA FATTURA ENERGETICA DELL’UNIVERSO

 

Pensate che la vostra lavastoviglie consumi troppo? Comprate un numero spropositato di batterie per ascoltare musica sul vostro Mp3 player? Ritenete che le stufe elettriche portino il gelo nei vostri portafogli? Ricredetevi: la fattura energetica dell’Universo è molto più salata della vostra e potrebbe diventarlo ancora di più se venisse confermata l’esistenza dell’Energia Oscura. 

Il nome sembra una trovata per lanciare un nuovissimo film di fantascienza invece l’ipotesi della “Dark Energy” trova numerosi sostenitori tra autorevoli fisici contemporanei che, in seguito a recentissime osservazioni su corpi celesti molto lontani, si sono trovati davanti a un vero e proprio rebus cosmico: prima del 1998 infatti si riteneva che l’Universo stesse frenando la sua espansione a causa della forza di attrazione gravitazionale che i corpi costituiti da materia “ordinaria” esercitano reciprocamente.

L’osservazione più significativa e fruttuosa per ribaltare tale convinzione è stata quella della Supernova 1997ff distante dalla terra ben 11 miliardi di anni luce e quindi esplosa quando l’Universo da noi conosciuto era relativamente giovane: se l’espansione del Cosmo stava davvero ingranando una marcia inferiore, a distanza di tempo, la Supernova non avrebbe dovuto perdere molta della sua luminosità. Osservando invece nuovamente 1997ff dopo quattro anni, gli esperti rilevarono una drastica diminuzione delle emissioni luminose determinata da un aumento della velocità d’espansione dell’Universo che aveva spinto la Supernova in breve tempo ad un’elevatissima distanza. Pensare che ciò potesse dipendere esclusivamente dalla materia ordinaria e dalla materia oscura (la cui esistenza sembra ormai assodata nonostante la sua impercettibilità e silenziosità)  era impossibile senza violare le leggi che regolano la gravitazione: nella partita a scacchi con l’Universo mancava un elemento più importante persino del re e della regina: colui che detta le regole del gioco. I fisici hanno così individuato nell’Energia Oscura una convincente risposta a questo quiz cosmico. Il lavoro di diverse equipe che hanno sfruttato i dati ottenuti dal satellite Wmap, grazie a cui è stata tracciata una mappa del cielo comprendente più di 20 milioni di galassie, hanno confermato che la “Dark Energy” costituirebbe il 73% dell’energia presente in tutto l’Universo mentre la restante parte sarebbe ripartita tra il 23% della materia oscura e il 4% della materia ordinaria con cui siamo abituati a confrontarci. Se quindi riuscissimo a trasformare completamente in energia questa ridotta percentuale di materia ordinaria, la nostra bolletta risulterebbe comunque  25 volte meno salata di quella dell’intero Cosmo. E si tratta di un Cosmo che a quanto pare, espandendosi proprio grazie a questa misteriosa energia, è in grado di contrastare l’attrazione gravitazionale stabilendo tra le galassie forze repulsive capaci di mettere fretta all’espansione dell’Universo. La “Dark Energy” era stata  considerata inizialmente una grandezza statica (un po’ come la Costante Cosmologica di Einstein) ma i calcoli e gli effetti che derivavano da questa considerazione risultavano profondamente in disaccordo con i modelli e le teorie più moderne e, proprio per questo motivo, oggi si tende a considerare l’Energia Oscura in maniera dinamica, ammettendo che anch’essa ha avuto, come la materia ordinaria, una certa evoluzione. Il ruolo che gioca all’interno del Cosmo è quindi fondamentale: da essa potrebbe dipendere l’espansione indefinita e inarrestabile dell’Universo o una sua futura contrazione. Ma da cosa ha avuto origine questa Energia Oscura e da cosa è costituita? Pur essendo certi della sua esistenza per rispondere a questa domanda bisognerebbe comunque averla osservata o sperimentata in qualche modo. Ciò che ad oggi si può ipotizzare è che l’energia di cui è costituito il vuoto (la Zero Point Energy) si possa mettere in qualche modo in relazione con l’Energia Oscura, individuando in tal senso un punto di partenza per successive ipotesi. Un’altra tesi accreditata è quella secondo cui la Dark Energy sarebbe legata al DNA cosmico, grazie al quale sarebbe possibile indagare sulle origini del nostro Universo compiendo un percorso a ritroso nel tempo. Per quanto concerne le proprietà di questa sorta di “mostro” cosmico fino ad ora si è messo più in evidenza il fatto che l’Energia Oscura genererebbe una sorta di pressione negativa tra le galassie che quindi tenderebbero ad allontanarsi accelerando.  E’ invece impossibile, almeno per il momento, determinarne la composizione anche approssimata: secondo i più autorevoli esperti potrebbe essere costituita sia da particelle massive che da particelle prive di massa e i suoi imprevedibili comportamenti termodinamici sarebbero dovuti alla sua straordinaria e intrinseca natura. E’ come se un nuovo attore sconosciuto, invisibile ma fondamentale sia comparso sulla scena del destino del Cosmo. Giochiamo con un avversario molto più potente di noi che ha dalla sua parte il vantaggio di essere inattaccabile in quanto gli esperimenti che possiamo condurre sul nostro pianeta pur dotandoci di modernissimi strumenti e acceleratori di particelle non ci permettono di carpire alcun segreto del “nemico”. Tuttavia un punto di vulnerabilità è stato individuato: sembra infatti che studiando gli spostamenti e la distribuzione degli ammassi di galassie sarà presto possibile determinare un’equazione di stato per l’Energia Oscura. Il dibattito scientifico è quindi accesissimo dal momento che non sono pochi coloro che osteggiano questa teoria sostenendo che vi siano altri modi per spiegare l’inarrestabile espansione dell’Universo, tesi che ancora non trovano l’agognata convalida matematica.

Dove la Scienza si fonde nuovamente con la Filosofia, la fisica con la metafisica e la logica con la fantasia si profilano nuove sfide per l’umanità: potrebbe infatti mutare ancora una volta la visione dello spazio-tempo, della materia , dell’energia e persino le nostre più profonde convinzioni sull’Universo. 

Giorgio Rivieccio, Direttore di Newton e la Macchina del Tempo, e Davide Faranda

Anche se l’esistenza della “Dark Energy” non venisse confermata la sua formulazione resterebbe uno dei prodotti più originali della mente umana, forse incapace di determinare il moto degli oceani o di produrre radiazioni luminose ma certamente valida per stimolare la ricerca di migliaia di uomini impegnati a rispondere a uno degli interrogativi più inquietanti che l’umanità si pone: “Ma sulla fattura energetica un giorno esisterà anche la voce Consumo di Energia Oscura?” Pare che il rischio, per il momento, sia scongiurato.


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